Balada para un loco

Ieri sera, 2 Giugno, uno sparuto ma grintoso gruppo di tangheri si è trovato a ballare al Museo di Scienze Naturali….niente di strano in effetti, anche l’ambiente del Museo ( a causa della pioggia) non era un gran che.....Però poi è successo...la magia del tango, della voglia delle persone di stare insieme, di condividere un momento, un angolo angusto di un piccolissimo bar (l'osteria della Mal'Ombra)....IL TANGO....: una pizza tra amici, una passeggiata, un palloncino verde che poi è volato in cielo (sollevato quasi più dal nostro entusiasiasmo e stupore che da una stupida ma imprescindibile legge fisica), un porto, un passito, le note del tango di Franceso e.....un abbraccio appassionato, lo spazio di una mattonella è diventato nel nostro sentire lo spazio di mille milonghe e di mille abbracci e di mille passi e movenze e figure...ci siamo davvero ubriacati. Non fraintendetemi, non è stato il vino, no.
Forse sentirete parlare di questa serata, il paese è piccolo, la gente mormora...ma non credo che le parole possano davvero rendere l’idea...Credo che non resti che viverli certi momenti, ancora e ancora...
Vi ringrazio tutti, "tangheri (e non) della serata del 2 Giugno", mi avete regalato un momento speciale....
Non so perchè ma ripensando alla serata mi torna in mente una canzone del grande, indimenticabile e discusso Astor Piazzola, che vi vorrei lasciare come ricordo (e come augurio) e che, tra l'altro, ha dato il titolo a questo post: BALADA PARA UN LOCO (per ascoltarla interpretata da Milva), (traduzione del testo in italiano)

Ile

p.s.: un ringraziamento speciale ad Andrea, l'oste della Mal'Ombra, che ha permesso alle nostre emozioni di scorrazzare per il suo locale.